La Gioielleria J. Rivière festeggia il 50°anniversario con una mostra fotografica very Unconventional

Nella bella AREA35ArtGallery,la Gioielleria J. Riviere ha festeggiato i suoi primi 50 anni e lo ha fatto, in modo insolito,rompendo gli schemi della tradizione a cui per molto tempo è stata ancorata con una speciale mostra fotografica dal titolo Conventional/Unconventional in cui ogni foto è un racconto costruito intorno a un gioiello e a una figura femminile non convenzionale.
Abbinamenti forti in cui il nudo non è nudo e gli abiti non sono abiti ma elementi della composizione artistica.
Le creazioni Rivière non si limitano al gioiello ma hanno un nome, un significato, ci raccontano una storia ed abbracciano la scultura, la pittura e il design.I gioielli di J.
Rivière nascono da un disegno equilibrato e allo stesso tempo inaspettato così come può essere un disegno di un pittore o scultore di talento. Ci sorprendono e ci obbligano a pensare in modo più autonomo e creativo cosi come tutte le opere d´arte.Sono piccoli per scelta, per poter essere indossati, ma ingranditi sarebbero vere sculture e grandi quadri astratti.
Oggi, dopo mezzo secolo di storia la Maison Rivière continua ad innovare il mondo del gioiello con creazioni uniche per valore, materiali ed eleganza estetica.
Gli stessi gioielli diventano strumenti per raccontare storie come in questa mostra:una collana di perle diventa un violino capace di generare una sinfonia della mente.
Temi vicini e lontani nel tempo si affiancano: un gruppo di anelli creati per celebrare l´Expo a Milano sono indossati da una giovane donna in pantaloncini da boxeuse a rappresentare la sfida che questo evento ha generato nella città, molto criticato da alcuni ed amato da altri.
Temi antichi quasi quanto il mondo, quale il concetto di Tao, diventano danza e movimento in un gioiello degli anni `60 indossato da una ballerina la cui nudità e movimento rappresentano la perfezione estetica classica di una statua capace di muoversi.
Realtà e favola moderna si intrecciano:quasi presa dalla favola di Biancaneve una scultura/maschera in argento diventa specchio di se stessi e dalla propria anima.
Temi della classicità vengono reinterpretati: la Venere del Botticelli cambia i propri colori in quelli dell´Africa e l´Africa comunemente associata alla natura riscopre se stessa presa a simbolo di tecnologia,ricerca e futuro, rappresentate da un gioiello in titanio policromo realizzato in collaborazione tra Rivière ed il Politecnico di Milano.
Il tempo e la rapidità incalzante della società contemporanea sono ritratte in una giovane donna che tira la propria chioma con indosso un orologio che però non segna l´ora.
I volti, i colori, le personalità delle figure femminili scelte ci parlano in molte lingue ci trasportano in luoghi lontani divenuti ormai vicini e interconnessi, dall´Africa alla Cina dal Medio Oriente al Giappone, dalla Corea all´Italia.
Dal mito di Atlantide all´arte rinascimentale, questa mostra è un viaggio nella storia e nel sogno, un omaggio al passato della “Maison Rivière” in cui nulla è davvero solo ciò che sembra.

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