La Divina Commedia Opera Musical: con Dante al Teatro Arcimboldi

Nelle date 4, 5 e 6 febbraio, il Teatro Arcimboldi di Milano ospiterà l’attesissimo kolossal che ha già incantato tanti teatri Italiani: la Divina Commedia Opera Musical.

 

Prodotto da MIC, Musical International Company, lo spettacolo riparte nel nuovo anno sul palcoscenico più grande d’Italia e il secondo più grande d’Europa: il Teatro Arcimboldi di Milano.
Tra vizi, peccati e virtù, sarà un viaggio nell’animo umano durante il quale prende forma lo spettacolo di danze, voci e tecnologia che è valso a la Divina Commedia Opera Musical la Medaglia d’oro della società Dante Alighieri, il titolo per ben due volte di Miglior Musical al Premio Persefone edizione 2019 e edizione 2020.
La regia è di Andrea Ortis, che assieme a Gianmario Pagano ha curato anche i testi, con le musiche composte da Marco Frisina, interpreti eccezionali danno vita ai personaggi più di rilievo del poema dantesco: Antonello Angiolillo (Dante), Andrea Ortis (Virgilio), Myriam Somma (Beatrice), Noemi Smorra (Francesca, Matelda), Angelo Minoli (Ulisse, Catone, Guido Guinizzelli), Mariacarmen Iafigliola (Pia dei Tolomei, La donna), Antonio Melissa (Caronte, Ugolino, San Bernardo), e Antonio Sorrentino (Pier delle Vigne, Arnaut). Il corpo di ballo acrobatico, guidato dal capoballetto Mariacaterina Mambretti, arricchisce l’opera e una realtà aumentata porta nel presente scenari e immagini del passato; Inferno, purgatorio e paradiso immergono il pubblico tramite proiezioni immersivi in 3D che danno vita ad uno spettacolo di più di due ore, con più di 200 costumi e 70 scenari.
«Il palco dell’Arcimboldi di Milano è di per sé un’emozione unica, da vivere insieme, pubblico e cast – dichiara il regista Andrea Ortis. – Arriviamo in un momento nuovamente complicato che però non deve farci cedere alla paura, ma deve spronarci ancora di più a seguire e a rispettare regole che sono a tutela di tutti. I teatri sono luoghi sicuri e come tali dobbiamo viverli, perché senza cultura viviamo tutti un po’ meno e di sicuro meno bene».
«Il valore speciale del nostro lavoro è quello di offrire la Divina Commedia in maniera compiuta, cosa che spesso, per tempo e complessità, è difficile trovare altrove, persino nello studio a scuola. Chi esce da teatro, dopo aver visto il nostro spettacolo, va via con una emozione risolta perché ha avuto la possibilità di sapere come la storia finisce», evidenzia l’attore Antonello Angiolillo, interprete di Dante.
«Riprendiamo, dopo la pausa delle feste, con l’entusiasmo che ci ha regalato la prima parte di questa nuova stagione: sold out e, ovunque, amore e calore di pubblico. Tutto questo dà forza e ragione al nostro impegno e agli sforzi che uno spettacolo delle dimensioni del nostro richiede. Con la Mic stiamo portando in scena un kolossal teatrale straordinario che merita di essere visto», sottolinea concludendo Lara Carissimi, produttore esecutivo dello spettacolo.
Insomma, è uno spettacolo da non perdere e che, a inizio 2022, può segnare la ripresa di un’arte che negli ultimi anni è stata messa da parte.

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