Mitù lancia la sua nuova cocktail list ispirata alla vegetazione della Colombia

Foreste pluviali, montagne, valli, deserti, pianure, l’Oceano, i Caraibi, una cucina piena di colore e carattere disegnata da radici indigene, influenze spagnole e africane ed un’ atmosfera allegra, accogliente ma elegante: tutto questo si respira e si vive da Mitù il primo vero fine dining colombiano a Milano ed in Europa che, ieri sera, ci ha presentato la sua nuova cocktail list ispirata alla grande e bellissima varietà di piante della Colombia e dal sapore autenticamente esotico.

 

Mitù è un ristorante colombiano unico a Milano ed in Europa, nato dalla ricca esperienza internazionale di quattro amici con stessi ideali e stessa passione per il mondo della ristorazione e dell’ospitalità tra cui Ivan Corboda, ex difensore dell’Inter e della nazionale colombiana e ora dirigente sportivo del Venezia, e suo fratello Andres Cordoba, architetto dello studio milanese MA2A, con alla guida lo Chef Alvaro Clavijo, tra i principali esponenti dell’alta cucina colombiana, settimo nella classica dei Latin America’s 50best.
Qui da Mitu’ è possibile respirare il vero spirito colombiano la cui anima è rappresentata dal giaguaro, il più grande carnivoro del Centro e Sud America, presente anche nel logo del ristorante:dagli arredi, realizzati da artigiani colombiani con l’utilizzo di legno di mogano, ai colori con nuance di giallo, arancione e marrone che si ispirano alla natura dell’Amazzonia e riscaldano l’ambiente, dalle piante rigogliose ai fiori dai colori vivaci, dalle maschere tipiche dei carnevali locali alle ceramiche dipinte a mano appese alle pareti che rendono il ristorante estremamente accogliente. Anche la luce fa la sua parte, diffusa dalle lampade in paglia, provenienti sempre dalla Colombia, che contribuisce, infine, a fare di Mitù un luogo magico che avvolge e trasporta chiunque arriva in un denso viaggio multisensoriale.
All’entrata del ristorante trova posto il bancone bar dove inizia il viaggio alla scoperta dei sapori e dei profumi colombiani attraverso i cocktail grazie alla maestria della giovanissima bartender Myriam Riboldi che, proprio ieri, sera ci ha presentato la sua nuova cocktail list i cui drink  portano il nome di piante colombiane, un plus che lascia piacevolmente spiazzati.
Sono 8 i nuovi cocktail: una carta snella e piena di fantasia con drink semplici e al contempo sofisticati che hanno come ingrediente principale i distillati caraibici, come il mezcal, l’aguardiente, il rum parce e la tequila.
Il segreto, per ogni drink,  è scoprire il sapore del Sudamerica ed affidarsi, nella scelta, ai consigli di Myriam. Noi abbiamo cominciato con il Guacarì a base di aguardiente, liquore all’anice colombiano, mezcal, ginger beer, angostura e lime simile al moscow mule ma in versione più leggera. A seguire  il Lulo Mojito, una rivisitazione del Mojito con un twist più acido grazie alla presenza del frutto tropicale lulo. Non poteva mancare un omaggio alla grande Inter e al suo ex difensore Ivan Cordoba con Sietecueros, un cocktail a base di tequila infusa con il butterlfy pea tea che gli dona il colore blu a cui viene aggiunto il sale nero per poi continuare con il Palmar con ron blanco colombiano e pablano syrup che è il peperoncino colombiano fatto a sciroppo. E per concludere da non perdere  il Frailejon Perez con aguardiente, caffè espresso, liquirizia e sciroppo di menta.
I cocktail vengono accompagnati da una piccola degustazione di piattini della tradizione colombiana come il Patacon (platano fritto e schiacciato) con salsa guacamole, le patatine normali, di platano e barbabietola viola e i deliziosi Almojábanas e Pan de Yuca. E c’è una sorpresa per noi! In questa settimana della Design Week, da Mitù, oltre a degustare la nuova drink list, sarà possibile ammirare anche l’esposizione Jardin de Rohka realizzata con le creazioni ed i tessuti unici di Maria Restrepo, avvocato di Medellin con una laurea in fashion design e del designer tessile scozzese Ian Phin, fondatori del brand Rohka.
L’ingresso da Mitù è un viaggio multisensoriale da intraprendere senza ombra di dubbio.

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