Cuore a fette, la mostra gratuita di Sean Shanahan alla Building Gallery di Milano

Dal 9 febbraio  al 25 marzo 2022 Building Gallery presenta la mostra personale Cuore a fette dell’artista irlandese Sean Shanahan con opere inedite per riflettere sul tema della morte e l’eternità, la presenza e l’assenza. Noi siamo state all’anteprima e ve la raccontiamo.

 

La galleria si estende per tre piani e così anche la mostra segue un percorso ascendente verso i piani più alti, ognuno con un’atmosfera e un rapporto spazio/opera diverso.
Queste opere nascono a seguito di una serie di lutti subiti dall’artista ed è così che ha riflettuto sulla morte e il vuoto lasciato dalle persone care.
Ogni opera si compone di 4 pannelli di MDF (Medium density fireboard, un compensato industriale) dipinti singolarmente con colore a olio steso a campiture monocrome e poi assemblati.
Ciò che caratterizza tutte le opere è un foro centrale, un vuoto che squarcia la materia e su cui si concentra lo sguardo. Questo è il filo conduttore che unisce i tre piani, ma man mano il foro, lo spazio e lo sguardo, assumono un significato diverso.
Al piano terra sono esposte le grandi opere della serie “Danza Macabra”, un richiamo alla morte, non solo nel titolo, ma anche nei colori che le caratterizzano: tonalità scure che diventano un tutt’uno con le pareti nere della sala. Dal foro nero sembra quindi dipanarsi l’opera e avvolgere l’ambiente e lo spettatore.
Salendo al primo piano le pareti diventano bianche, stiamo salendo verso il cielo e le opere si tingono di colori diventando protagoniste e imponendosi rispetto allo spazio candido.
Nel terzo ambiente il foro non è più chiuso dal nero o dal bianco, ma si apre sfondando la parete. I muri, infatti, sono stati bucati in prossimità del centro per permettere al visitatore di vedere attraverso il quadro, andare oltre. La scelta dell’allestimento in questo caso dipende dalla sala: le opere sono posizionate in prossimità delle finestre perché così colgono la luce e permettono di vedere al di fuori: oltrepassare i limiti verso l’infinito.
Sean Shanahan non ama dare la sua interpretazione o spiegare le chiavi di lettura, preferisce che ognuno viva il viaggio in base alle sue sensazioni, scoprire cosa le opere suscitano in ognuno: il vuoto come mancanza, ma anche in chiave positiva perché permette di guardare verso ciò che non è materiale, ossia la vita ultraterrena.
La galleria si trova in via Monte di Pietà 23 ed è aperta dal martedì al sabato dalle 10 alle 19.

 

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